Natura
Ciò che nasce in ascolto del paesaggio e dei suoi elementi: le rocce, gli alberi, le radici… Il paesaggio siciliano delle origini continua ad attrarmi e ad essere fonte di ispirazione. Vedere e Ascoltare. Sentire il respiro dell’albero: traccio una, due, tre linee che si rincorrono e si intrecciano. Io sono l’albero e l’albero è in me. Le mie radici affondano nel suolo: accarezzano la terra, le pietre, la roccia. Il disegno porta con sé l’odore della terra e del muschio. La forma appare ma non ha contorni definiti. E una forma in divenire come la nostra esistenza, come la natura che sempre si rinnova e si trasforma. La sua misteriosa forza rigeneratrice ,catturata nelle forme mutevoli, è la leva per fotografare e disegnare gli alberi bruciati, le radici e i tronchi contorti e plasmati dal vento. Il tema della metamorfosi, tanto caro a Ovidio è ancora per me affascinante. Gli alberi bruciati diventano sculture viventi in cui si può coglierne l’essenza, restituirla nel disegno, nella foto, nelle sculture. Ascoltare la voce dell’albero, la sua vita palpitante e le sue implorazioni, sentire di essere parte del cosmo in un tutto armonico e da proteggere.